sabato 24 dicembre 2011

E' NATALE!




In occasione di questo Natale, vi lascio una foto del nostro piccolo paesino, in una delle rare occasioni in cui è avvolto da un manto bianco, ed una piccola riflessione personale.

Sono stata una bambina fortunata, ho sempre ricevuto molti regali, ciò che desideravo...e anche di più.
Di quei doni non è rimasta che qualche traccia sbiadita nella mia memoria, ma sapete invece che cosa ricordo come fosse ieri?

L'emozione di svegliarmi quando ancora era buio e tutta la casa avvolta nel silenzio ed addormentata, percorrere a piedi nudi il corridoio fino alla sala e, nella magia delle luci dell'albero, come fossi entrata in una fiaba, vedere i giocattoli impacchettati con i fiocchi e le carte colorate.

E la consapevolezza che Gesù Bambino, con tutto quello che aveva da fare, si fosse ricordato di me ed avesse ascoltato ed esaudito le mie richieste!

Il tempo passa, i ricordi svaniscono, quello che resta sono le emozioni, vivide, e sono la nostra ricchezza.

Il mio augurio per questo Natale è di lasciarvi pervadere dalle emozioni, da grandi ma con il cuore da piccoli.

Se mettiamo il cuore in tutto ciò che facciamo, forse un senso lo ritroveremo in noi, in tutto quello che ci ritroveremo a vivere, nell'affetto dei nostri cari, nella comprensione degli amici, nel rumore assordante della vita, nella fatica e nella quotidianità di ogni giorno...

BUON NATALE DA TUTTI NOI!

Claudia, Cinzia, Monica, Anna, Enzo, Annamaria, Valentina

giovedì 15 dicembre 2011

LA FOCACCIA DOLCE

Ogni giorno alle 16.25 ho un appuntamento fisso: sono nel giardino della scuola ad aspettare le mie bimbe che escono insieme ai compagni, a volte saltellando e vociando, a volte parlando fitto fitto, raramente con i lucciconi agli occhi.

L'unica costante, dopo - ciao mamma!- che a volte viene pure tralasciato, è l'affermazione HO FAME!
seguita dalla domanda retorica: hai portato la merenda???

Infatti non dimentico mai prima di uscire di infilare qualcosa in borsa, e se sono impegnata a parlare con qualche mamma, non ci pensano due volte ad infilare le mani trafficando fino a che non hanno trovato qualcosa di commestibile :D

Io cerco di variare ogni giorno...bè, con la mamma che cucina, sono pure esigenti e si stufano a mangiare sempre le stesse cose, le signorine, così come non fanno onore al pranzo della mensa scolastica perchè a sentir loro la roba della scuola fa schifo !

Oggi, volendo portare qualcosa di diverso, ho pensato alla focaccia dolce, che è ideale anche per la colazione della mattina.
E' simile alla focaccia salata, ma un po' più alta e appena appena dolce, infatti la bontà è data dal condimento che si mette sopra, tanto zucchero e burro.
Si può fare con l'uvetta ed i pinoli, ma io, certa di fare cosa più gradita, ho usato le gocce di cioccolato ;)

LA FOCACCIA DOLCE


Ingredienti

Farina per pizze e focacce Molino Grassi gr 600
Zucchero gr 200
Burro gr 170
Uova intere 1
Tuorli 3
Latte gr 250
Gocce di cioccolato fondente gr 100
Lievito di birra gr 25
Zucchero vanigliato 1 bustina
Scorza di 1 arancia grattugiata
Sale gr 8

Pesate 60 gr di farina in una ciotola, sbriciolatevi il lievito e versate il latte tiepido fino ad avere un panetto piuttosto morbido. Mettetelo in un luogo tiepido fino a che non è raddoppiato di volume.

Mettetelo nella ciotola dell'impastatrice con la farina restante, 100 gr di zucchero, le uova, 120 gr di burro morbido, l'uovo ed i tuorli, il sale e gli aromi ed impastate aggiungendo il latte a poco a poco.

L'impasto deve essere quasi molle, in questo modo la focaccia verrà bella soffice.

Per ultimo aggiungete le gocce di cioccolato.

Lasciate riposare mezz'ora.

Fate fondere il burro rimasto, ungete una teglia e stendetevi l'impasto. Lasciate lievitare per un'ora circa sempre in luogo tiepido.

Ora con la punta delle dita unte fate i buchi sulla superficie, cospargete con il burro fuso e con lo zucchero rimasto e lasciate riposare ancora 20 minuti.

Infornate a 180°C per circa mezz'ora.






Ora, visto che con questa ricetta partecipo al contest di Bimbi a tavola



Vi scrivo la canzoncina che mi ha ispirato la ricetta - che tra l'altro era una delle nostre preferite


Drin drin drin drin dran Drin drin drin drin dran
Drin drin drin drin dran Drin drin drin drin dran
Quando suona di mattina
la mia sveglia birichina
è d'accordo con il gallo
quando torna il sole giallo
il rumore mamma mia
spaventare mi farà
ma la sveglia birichina
il dovere suo lo fa!

La sveglia birichina
trillando di mattina
d'accordo col galletto
mi butta giù dal letto!
Mi metto le ciabatte,
poi bevo il caffelatte,
mi lavo mani e faccia,
poi mangio la focaccia.
Mi dice la mia mamma:
"Corri bambina a scuola".
Poi dico la preghiera
che mi accompagna
fino alla sera.

Drin drin drin drin dran Drin drin drin drin dran
Drin drin drin drin dran Drin drin drin drin dran

Ma la sveglia birichina
per il babbo suona prima!
Alle cinque del mattino
puntualmente prende il treno
e ritorna quando è sera
sia d'inverno o primavera!
Finalmente quando è festa
la mia sveglia tacerà.
M
i dice la mia mamma:
"Corri bambina a scuola!".
Poi dico la preghiera
che mi accompagna
fino alla sera.

Drin drin drin drin dran Drin drin drin drin dran
Drin drin drin drin dran Drin drin drin drin dran





mercoledì 14 dicembre 2011

LE PENNE AL FUMO e la Cioccolateria di Carla

Ed eccomi arrivata alla terza ricetta degli assaggi, riassumendo:
una pasta asciutta, una zuppa, cosa mi invento??? Una pasta - risotto!

Ora vi spiego da dove mi è venuta l'idea

Qualche tempo fa, mentre gironzolavo aspettando di andare a prendere le piccole al corso di canto, sono passata nel negozietto di Carla, La Cioccolateria di Chiavari, un posto dove fermarsi per prendere una cioccolata calda o un tè accompagnati da biscotti artigianali è una coccola per l'anima.






Nella Cioccolateria trovate il cioccolato e tutte le sue specialità, ma anche tè, biscotti e tanta dolcezza.



Non è facile trovare negozi come questo, che trattano solo pochi articoli, motivo per cui non è facile trovare prodotti particolari e di grande qualità e soprattutto qualcuno che, con grande passione e competenza, te li fa conoscere e provare.


Ovviamente, essendo un negozio per appassionati, vi potete trovare anche teiere, tazze e tutto ciò che riguarda il mondo del tè.

Veniamo al dunque: Carla mi regala un sacchettino di Lapsang Souchong, il più intenso e forte tra i tè affumicati cinesi ed una ricetta per un risotto, che io, ovviamente, ho stravolto :D




PENNE RISOTTATE AL LAPSANG
con
SALMONE AFFUMICATO


Ingredienti per 4 persone

Scalogni 2
Radicchio rosso gr 200
Salmone affumicato gr 100
Tè Lapsang Souchong filtrato e ben caldo
Burro gr 40
Panna liquida gr 50
Sale e pepe nero

Portate ad ebollizione in una pentola abbondante acqua salata e cuocete le penne a metà cottura.

Ponete sul fuoco una casseruola con il burro e lasciatevi appassire gli scalogni tritati.
Una volta appassiti aggiungete il radicchio tagliato a listerelle, mescolate per insaporire e unite le penne.

Dopo qualche minuto incominciate a bagnare con un mestolo di te` Lapsang bollente e continuate ad aggiungerne a mano a mano che viene assorbito come per un normale risotto.

Terminata la cottura al dente della pasta, regolate di sale, versate la panna e lasciate mantecare qualche minuto. A fuoco spento aggiungete parte del salmone a pezzetti e mescolate.

Impiattate le penne e servitele con una macinata di pepe e una fettina di salmone.

Un sapore davvero ricercato ed originale






 
Anche questa ricetta partecipa al contest


martedì 13 dicembre 2011

LE ORECCHIETTE in una zuppa calda

Un po' freddino fa, anche se non come dovrebbe, comunque una zuppa calda ed un po' piccantina in ogni caso fa sempre piacere, ed ecco la seconda ricetta della serie.

Ho pensato ad una zuppa ricca di legumi, saporita e gustosa con il profumo del mare, che non ha nulla da invidiare ad un bel piatto di pasta.

Un modo diverso per gustare le orecchiette Benedetto Cavalieri che grazie alla loro qualità, tengono perfettamente la cottura anche se la minestra avanzata viene riscaldata il giorno dopo.
Il segreto è negli impasti di grano duro che sono lavorati lentamente, nella delicatezza del procedimento di trafila, realizzato con trafile in bronzo, e nella lentezza del procedimento di essicazione a basse temperature.

ZUPPA DI FAGIOLI CON COZZE e FUNGHI



Ingredienti per 6 persone

Fagioli borlotti freschi gr 600
Polpa di pomodoro gr 250
Acqua 1 litro
Cozze 1 Kg
Cipolla 1
Funghi secchi una manciata (se li avete freschi, meglio ancora)
Lardo di Arnad gr 30
Olio extravergine d'oliva
Peperoncino
Rosmarino
Pecorino per condire

Sgusciate i borlotti e lavateli.

Se usate i funghi secchi, ammollateli in acqua tiepida.

Sbucciate la cipolla e affettatela sottilmente, tritate grossolanamente il lardo ed il peperoncino, finemente un rametto di rosmarino e fate appassire con i funghi in una casseruola con 2 cucchiai d'olio.

Unite i fagioli e fateli insaporire qualche minuto.

Versate nella casseruola la polpa di pomodoro e l'acqua, portate ad ebollizione, regolate al minimo la fiamma e fate cuocere per circa 2 ore, finchè i fagioli saranno ben teneri. Non aggiungete il sale.

Nel frattempo in un tegame a fuoco vivo fate aprire le cozze ben pulite. Toglietele dal tegame, filtrate l’acqua dei molluschi ed aggiungetela alla zuppa. Adesso potete regolare di sale.
Lessate la pasta scolandola a metà cottura, quindi unitela ai fagioli e portate a termine la cottura.

Separate le cozze dal loro guscio, lasciandone qualcuna per la decorazione ed unitele alla zuppa poco prima di toglierla dal fuoco.

Servite la zuppa nelle ciotole cosparsa con il pecorino grattugiato e con un filo d'olio a crudo.









Questa ricetta partecipa al contest di Menta piperita & Co


lunedì 12 dicembre 2011

ASSAGGI DI PASTA

Non so che farci, sono una maga nell'arte di ridursi all'ultimo momento...sono incorreggibile, anti-programmi per eccellenza. Non riesco a concepire il fatto di anticipare un lavoro, non lo faccio apposta: dilato al massimo il tempo a mia disposizione, fino a dover utilizzare l'ultima parte disponibile del tutto.

Ogni volta prometto a me stessa di non farlo più, ma ogni volta ci ricasco ed ho capito che è inevitabile e me ne sono fatta una ragione.

Come potrei altrimenti crearmi quel mix di pressione, agitazione ed ansia che con effetto sorprendente mette in moto vorticoso ogni mio neurone, coadiuvato da una massiccia messa in circolo di adrenalina?

E' proprio quell'avvicinarsi della scadenza che mi fa provare una, chiamatela pure masochistica, folle sensazione di annegamento che fa sì che alla fine riesca ad emergere gloriosamente dalla situazione.

Magari una vita più tranquilla e serena, mi farebbe guadagnare in salute, ma probabilmente la trovo meno allettante, si vede che mi piace vivere passando da un picco ad un altro :)

Ecco spiegato perchè, avendo a disposizione 3 mesi, ho ideato i 3 sughi per la pasta Benedetto Cavalieri quando mancano giusto 3 giorni alla conclusione del contest di Atmosfera Italiana Pasta,solo pasta (con sugo e ricetta)

Quindi, da oggi, una pasta al giorno :)


SPAGHETTONI AL PESTO 
con
MENTA e LIMONE


Ingredienti per 6 persone

Burro gr 40
Limone 1

Per il pesto:
Foglie di basilico gr 40
Menta 1 mazzetto a piacere
Pecorino semistagionato gr 40
Mandorle gr 40
Aglio 1 spicchio
Olio extravergine d'oliva
Sale



Grattugiate la parte gialla della scorza  del limone poi spremetelo e tenete da parte 2 cucchiai del succo.

Fate fondere il burro in una padella a fuoco molto lento insieme alla scorza di limone.

Preparate il pesto frullando inizialmente pecorino, aglio, pinoli e sale,  poi il succo di limone, il basilico e la menta ed emulsionando versando l'olio a filo.

Nel frattempo lessate la pasta in abbondante acqua bollenta salata, scolatela e spadellatela pochi minuti con il burro aromatizzato.

Distribuite la pasta nei piatti e condite con il pesto diluito con qualche cucchiaio dell'acqua di cottura ella pasta.

Servite guarnendola con scaglie di pecorino, scorza di limone a filetti e qualche fogliolina di basilico e menta.




 Buona, eh???


Questa ricetta partecipa a 
di Atmosfera Italiana


domenica 11 dicembre 2011

IL PANDOLCE GENOVESE ed i denari della noce

L'origine del pandolce non è altro che il semplice pane, come la parola stessa ci suggerisce, un semplice pane che in occasione della festa diventa dolce.


Inizialmente era diverso da quello attuale, preparato con ingredienti più semplici: farina di grano, olio al posto del burro, miele, uva passa di Corinto, acqua di fior d'arancio e semi di anice.
In seguito, consumato in occasione della festa, si arricchisce sempre di più con altri ingredienti ad indicare auspicio di prosperità.

La lievitazione del vero pandolce invece era ed è tuttora ottenuta solo con il crescente, cioè il lievito naturale, l'unico capace di regalargli quella consistenza come diciamo a Genova un po'stringhegna cioè gnucca e quel'aroma meraviglioso, mescolandosi il profumo del lievito naturale con quello del burro, dei canditi, dell'acqua di fiori d'arancio e del marsala...non vi dico mentre era nel forno che cosa si sprigionava, dopo che erano stati abbracciati tutta la notte...

martedì 6 dicembre 2011

IN CUCINA CON LE AMICHE: il pandolce


« Cose diesci se ghe föse,
pe poeì dì: dulcis in fundo,
dö-trae fette de pan döçe?...
Sae o menù completo e riondo...
»



L'ultimo post mi vedeva in cucina con un gruppo di amiche (a dire la verità c'era anche un'uomo, ma siamo arrivate alla conclusione che il suo obiettivo più che cucinare è degustare :D eh Marco??? dai, confessa...) intente a preparare dolcetti natalizi.

Potevamo non cimentarci con  il pandolce, in Liguria il simbolo natalizio per eccellenza?

Per il pandolce non esiste una ricetta sola, ogni massaia ne aveva una di famiglia che custodiva gelosamente, e ne esistono due versioni: quello alto fatto con il lievito naturale (di cui vi parlerò prossimamente) e quello basso detto anche Baciccia o Antica Genova, molto più veloce da realizzare perchè si tratta in realtà di una frolla arricchita con frutta secca  e pinoli in abbondanza.

Io personalmente preferisco quello basso, friabilissimo, al punto che non andrebbe nemmeno tagliato con il coltello, ma spezzato con le mani, cosa che per tradizione spettava al capofamiglia alla fine del pranzo di Natale.

Con una parte dell'impasto potete fare dei pandolcini mignon da utilizzare come segnaposto sulla tavola di Natale, utilizzando un piccolo piattino o abbinando un altro oggetto che resterà ad ogni invitato come ricordo.




PANDOLCE GENOVESE BASSO

Ingredienti

Farina gr 500
Zucchero gr 150
Burro gr 150
Uvetta gr 180
Canditi misti cedro e arancia gr 100
Pinoli gr 60
Uovo intero 1
Tuorlo 1
Acqua di fiori d'arancio
Lievito in polvere per dolci 1 bustina
Marsala all'uovo  gr 50 (se preferite usate il latte)
1 cucchiaino di semi di finocchio (se vi piace)
Sale gr 6
qualche goccia di olio essenziale d'arancia


Setacciare la farina con il lievito, aggiungete le uova, il burro morbido, l'acqua di fiori d'arancio, l'olio essenziale d'arancio ed il marsala e lavorate gli ingredienti con la punta delle dita pochissimo, tanto quanto basta per ottenere un impasto legato.

Aggiungete per ultimi i pinoli e la frutta secca.

Formare delle piccole palline tante quanti sono gli invitati e sistematele sulla teglia.

Con l'impasto che resta formate una palla, mettetela su un'altra teglia e schiacciatela con le mani fino ad avere un'altezza di circa 3 cm. Fate dei tagli a losanga sulla superficie.

Lasciate riposare le teglie un'ora in frigorifero.

Cuocete in forno caldo a 180°C i pandolcini mignon per circa 15-20 minuti e quello grande per 40-50 minuti, dipende dalle dimensioni di entrambi.



Con questa ricetta partecipo al contest di  I Dolci nella mente


lunedì 5 dicembre 2011

LE FROLLE CON IL CUORE

Un cuore rosso per esprimere un romantico pensiero


un cuore rosso per augurare Buon Natale



e qui c'è lo zampino della mia amica Francesca di Lavoralalana 
che sabato scorso ho coinvolto in un pomeriggio di fervente attività intorno al tavolo della mia cucina,
qualche ricetta da realizzare in vista del Natale per farne dei doni golosi con un ingrediente segreto che non si può trovare sugli scaffali del supermercato perchè ognuno ha il suo.

- Fra mi puoi fare qualcosa per rendere più bella e allegra una coppa di gelato piena di biscotti, qualcosa che si accordi all'atmosfera natalizia?

Ecco che cosa è uscito dalle sue mani e dalla sua fantasia


e sono stati i cuori di pannolenci che mi hanno dato l'idea per la forma dei biscotti.

La ricetta viene invece dalla mamma di una mia compagna di liceo, la Dora.
Come spesso succede, con gli anni ci siamo perse di vista, ma la ricordo con molto affetto, una donna piccolina ma molto energica e con un incredibile forza d'animo, che amava circondarsi degli amici dei figli, a cui non mancava mai di offrire la merenda preparata con le sue mani. Era simpaticissima, per metà di origine sudamericana e per metà di origine greca e questa è la sua versione dei Kourabiedes.

FROLLA ALLE MANDORLE DELLA DORA

Ingredienti

Farina per dolci gr 500
Burro gr 300
Farina di mandorle gr 125
Zucchero gr 200
4 tuorli
1 punta di cucchiaino di lievito per dolci
vaniglia
1 pizzico di sale
confettura rossa per decorare

Lavorare il burro morbido a temperatura ambiente con il sale, aggiungere lo zucchero e continuare a montare finchè il composto non diventa molto chiaro. Aggiungere i tuorli uno alla volta.

Setacciare la farina con il lievito ed unirla agli altri ingredienti insieme alla farina di mandorle e alla vaniglia.

Lasciare riposare l'impasto in frigorifero avvolto dalla pellicola per almeno un'ora, meglio se tutta la notte.

Stendete l'impasto ad uno spessore di 5 mm e tagliate le frme con un tagliabiscotti.

Cuoceteli a 180°C per circa 15 minuti su una placca coperta con carta da forno, avendo cura di toglierli dal forno non appena incominciano a prendere colore.

Lasciate raffreddare i biscotti e poi accoppiateli a due a due mettendo nel centro un poco di confettura leggermente riscaldata per renderla più fluida.

Spolverizzateli con abbondante zucchero a velo.





 Con questa ricetta partecipo al contest "RomantiKitchen" organizzato


domenica 4 dicembre 2011

MY 7 LINKS PROJECT


Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà così difficile
che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei.
Quindi vivi come credi, fai quello che ti dice il cuore.
La vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali.
Canta, ridi, balla, ama. Vivi intensamente ogni momento della tua vita,
prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.


Charlie Chaplin


Partecipo con molto piacere a questo gioco a cui mi ha invitato la mia amica Valeria, lo vedo come un'occasione per ripercorrere quest'anno che è quasi giunto al termine, un anno di cambiamenti e scelte, un anno in cui ho condiviso qualcosa di me con chi è passato di qui anche solo per dare una sbirciatina.

Sapete quante volte mi sono domandata - a che cosa serve questo blog?

E' nato come blog dell'associazione che avremmo dovuto tenere a più mani, poi nessuno per vari motivi è quasi mai riuscito a scrivere un post, così mi sono ritrovata da sola in questo impegno, che peraltro porto avanti con molto piacere. Solo che inevitabilmente è diventato più personale, perchè è un diario a cui affido le mie idee, le mie esperienze, i miei pensieri e riflessioni, anche se non è nè intimo nè segreto.

Ma non è che nella vita si fanno le cose solo perchè servono a qualcosa.

In realtà a qualcosa è servito.

Quella decisione impulsiva e un po' casuale che presi, si è rivelata migliore di quanto io credessi.

E' una buona scuola per me, in realtà di natura schiva, io che non ho mai cercato che il permesso, le porte aperte, le stanze calde, io sempre in ammirazione per chi arriva dove nemmeno oso sperare.

E poi mi ha regalato un abbraccio che mi fa sentire parte di un tutto.
In un percorso durato tanti anni, finalmente un senso di appartenenza alla comunità in cui vivo.

IL POST PIU' CONTROVERSO

Il primo post è stato senza dubbio il più controverso.
La proposta del blog era partita da me ed inizialmente approvata.
Poi il pensiero che tutti potessero ficcarci il naso e dire la propria per giunta protetti dall'anonimato, aveva un po' raffreddato gli animi, si temeva potesse essere uno strumento che potesse nuocere...
Alla fine il fatto che i commenti potessero essere moderati ha convinto tutti e con l'aiuto ed il sostegno della mia amica Francesca ho aperto il blog.



 IL POST DI CUI VADO PIU' FIERA

Questa ricetta pubblicata su "About Food ha il sapore dell'autunno"













IL POST CHE NON HA AVUTO IL SUCCESSO CHE SI MERITAVA
 
La torta di Fratel Coniglietto

 
Una torta bella e buona che abbiamo preparato a 6 mani io e
le mie bimbe










  

IL POST PIU' POPOLARE
 
Pain chocolat a colazione
Indubbiamente il post che ha fatto il record di commenti...
la magia della sfoglia francese e del cioccolato!












IL POST PIU' UTILE

Buono come il pane
 Un evento di condivisione con piccoli omaggi di pasta madre ed un contributo di solidarietà.













IL POST PIU' BELLO

La focaccia con le polpe
Sarà che a focaccia ci sono cresciuta, dalla prima colazione del mattino "pucciata" nel caffelatte...ma questo è il post che amo di più












IL POST IL CUI SUCCESSO MI HA SORPRESA

Cioccolatini mele cotogne e zenzero

Era la prima volta che mi cimentavo con i cioccolatini ed hanno avuto un successo strepitoso!










E ora vorrei coinvolgere se hanno voglia di partecipare
la mia cara amica Francesca di Lavoralalana
Zucchero in festa
La cucina di Irina
Cucinare con me
Dolce e non solo

giovedì 1 dicembre 2011

PASTA MADRE DAY ed un contributo di solidarietà

In collaborazione con Comunità del Cibo Pasta Madre
il più grande momento di spaccio collettivo!




Farina, lievito, acqua e fuoco...Getto Viarengo, ricercatore di storia locale, vi racconterà la storia del pane a partire dal ritrovamento di un testo di terracotta nella Grotticella Sepolcrale della Val Frascarese, risalente a 3000 anni fa.

Io vi preparerò piccoli omaggi di pasta madre e sarò a disposizione per informazioni e chiarimenti.

Al termine vi offriremo un rinfresco a base di pane a lievitazione naturale con patè di olive locale ed altri prodotti preparati da chi di noi si diletta in cucina, a proposito...non fatemi fare tutto da sola, chi si offre per darmi una mano???
In occasione di questo incontro sarà possibile donare un piccolo aiuto a qualcuno dei tanti che sono stati colpiti duramente dall'ultima alluvione.
Le settimane sono passate, tanto è stato dato in termini di aiuto e fondi, ma non è ancora abbastanza.
Vi lascio anche gli estremi dei conti bancari per chi non potesse partecipare e volesse dare una mano.


La cooperativa sociale di Borghetto Vara, la Cooperativa Gulliver si prende cura di anziani, disabili e bambini. Questi ultimi erano accolti in due case-famiglia, due Comunità educative in cui i ragazzini, già tanto provati dalla vita, potevano trovare calore e speranza per il loro futuro.
L’alluvione ha reso pericolanti ed invivibili le strutture, ha trascinato via auto e pullmini per i trasporto di bimbi e disabili, ha spazzato via abiti, giocattoli e scorte di cibo.
Una bellissima iniziativa promossa dal blog La Melagranata  ha coinvolto moltissime foodblogger che hanno mandato le loro ricette per una raccolta destinando il ricavato ai piccoli delle case famiglia.



Un'altra storia parla di Chiara, che è riuscita a realizzare il suo sogno: trasformare la sua passione per la cucina in un piccolo ristorante "L'officina di cucina" che si trova a Genova.
Un sogno infranto come potete vedere sul suo blog Tocco e tacchi


Anche in questo caso molti si sono mossi per dare una mano, il ristorante è di nuovo aperto "con fatica e con grinta", ma hanno ancora bisogno del nostro sostegno.
Abbiamo invitato Chiara e la sua socia a partecipare al nostro evento, non mi hanno promesso niente, ma speriamo riescano a venire!
Questo è l’IBAN per aiutare:
IBAN: IT86T0617501410000001648580
Intestato a: OFFICINA DI CUCINA S.N.C. FONDI ALLUVIONE 2011 NEGOZIO
 
E per non dimenticare i nostri amici a quattro zampe, l'ultima storia riguarda il canile di Mulazzo (Massa Carrara) in Lunigiana, completamente distrutto, dove erano ospitati circa 200 animali, molti dei quali sono morti.
 

Per chi volesse fare una donazione
CASSA DI RISPARMIO DI CARRARA
IBAN  IT59 W061 1013 6000 0008 0982 280
intestato a: ASS.NE NAZ.LE TUTELA ANIMALI ONLUS - SEZ. MASSA CARRARA
Causale: Pro canile Mulazzo Lunigiana 

Vi aspettiamo!