domenica 29 gennaio 2012

LA MESCIUA o quasi

Ieri sera mi apprestavo ad ammollare ceci, cannellini e farro: volevo preparare per il pranzo di oggi una bella zuppa fumante, mi sembrava il piatto giusto per una domenica in cui erano previste pure nevicate (qui??? 300 metri s.l.m a pochi km dal mare???).

Ebbene, manca il farro!!! Eppure ero convinta di averne ancora in dispensa...

Che fare? Due alternative:
- uscire stamattina in fretta e furia per comprare del farro parboiled che non necessita ammollo, rinunciando al dolce far niente del giorno di festa con il brutto tempo, quando resti in pigiama il più a lungo possibile e ti godi il tepore della stufa accesa...ma e poi mai!!!
- usare in qualche modo la farina di farro che avevo in casa, dopotutto sono chicchi macinati eh?

D'altra parte la mesciua nasce proprio dall'arte di arrangiarsi, quindi sono perfettamente in linea con lo spirito del piatto :)

Pare infatti che la ricetta, originaria della zona di La Spezia, sia nata dall'abitudine di utilizzare i legumi ed i cereali che, fuoriusciti dalle fenditure dei sacchi mentre venivano caricati o scaricati dalle navi, restavano sulla banchina del porto. Il compito spettava alle mogli dei lavoratori, era un'operazione consentita dalla legge e permetteva di raccogliere granaglie a sufficienza per preparare zuppe saporite e nutrienti, diverse di volta in volta a seconda di quanto si trovava, anche se la versione più tipica prevede ceci, cannellini e farro serviti nel loro brodo e conditi semplicemente con olio e pepe.

La (mia) MESCIUA


Ingredienti per 4 persone

ceci gr 200
cannellini gr 200
maltagliati di farro fatti con gr 500 di farina di farro ed 1 uovo
(altrimenti 100 gr di farro)
cipolla
carota
sedano
mazzetto aromatico
qualche gambo di prezzemolo
olio extravergine d'oliva
sale
pepe nero
1 pizzico di bicarbonato per l'ammollo
(io uso un pezzetto di alga kombu e poi vi spiego il perchè)




Ammollate separatamente i fagioli ed i ceci (con il farro) per almeno 12 ore.
Se usate il farro decorticato potete cuocerlo insieme ai fagioli.

Durante gli anni in cui ho lavorato come cuoca macrobiotica ho imparato ad usare l'alga kombu nell'ammollo dei legumi, un'alga che trovate nei negozi di alimenti naturali e biologici o nelle erboristerie, abitudine che non ho mai perso perchè ne migliora la digeribilità ed è in grado di ridurre la fermentazione intestinale ed il meteorismo. Allo scopo è utile unire in cottura una cipolla, un carota, un gambo di sedano ed un mazzetto odoroso di erbe aromatiche, che inoltre migliorano il sapore dei legumi.
L'aggiunta di bicarbonato pare invece essere dannosa perchè impoverisce i legumi del loro contenuto in vitamina B.

Dopo l'ammollo gettate via l'acqua perchè contiene sostanze antinutrizionali presenti nei legumi e, soprattutto in  estate può essere andata incontro a fermentazione. Coprite i legumi, i sapori e l'alga con acqua fredda e portate ad ebollizione. Non aggiungete il sale nè prima nè durante la cottura perchè ne provoca l'indurimento della buccia.

Cuocete i ceci (ed il farro) per quasi 3 ore ed i cannellini per circa 1 ora e mezza o comunque finchè teneri.

Togliete i sapori (io ne ho tritato una parte e l'ho rimessa nel brodo) ed unite poi i fagioli con i ceci ed aggiungete il liquido di cottura fino ad averne circa una quantità di circa 1 litro.

Ora potete aggiungere il sale e cuocete ancora la zuppa per un quarto d'ora aggiungendo un pugno di maltagliati per persona negli ultimi 5 minuti.

Versate nei piatti e condite con un giro di olio extravergine ed un'abbondante macinata di pepe.




Questa ricetta partecipa al contest di Menta piperita & Co


venerdì 27 gennaio 2012

CHI VIENE CON NOI?

Siscerbua, bunommu, scigueletti, rapa selvatica, radiciun, talegua, pimpinella...
tutte buone da mangiare!

L'ultima domenica di Febbraio, oppure, in caso di maltempo la prima di Marzo abbiamo in programma un evento che l'anno scorso ha riscosso un grande successo: una passeggiata per i prati di Leivi alla ricerca di erbe selvatiche, il cosiddetto prebuggiun, in compagnia di esperti raccoglitori che ci insegneranno a riconoscerle.

Purtroppo la maggior parte di noi hanno perso quel senso istintivo e le conoscenze che una volta portavano a scegliere, tra le centinaia a disposizione, proprio quelle erbe selvatiche nutrienti e commestibili, o quelle utili in caso di malattia, scartando quelle inutili o velenose.

Tra l'altro il solo il fatto di andare, muniti di coltello ed una borsa, alla ricerca di erbe, è già di per sè una medicina :)

 Le erbe selvatiche che un tempo rientravano nell'alimentazione quotidiana, soprattutto nella preparazione di torte e paste ripiene, sono state oggi sostituite da ingredienti di più facile reperibilità, come biete e spinaci, che però non hanno nè lo stesso sapore, nè le stesse proprietà.

Si tratta di piante molto ricche di fibre e di antiossidanti, al punto che potrebbero essere considerate l'equivalente mediterraneo del tè nella dieta orientale, dotate inoltre di spiccate proprietà drenanti e depurative (pensate solo al tarassaco), che la natura ci offre - non a caso - nel periodo dell'anno più favorevole per una depurazione dell'organismo.

Ora, mi rendo conto che per molte di voi sarebbe impossibile accompagnarci fisicamente durante la raccolta del prebuggiun per poi andare a casa, ognuno con il suo bottino, ed utilizzarlo in qualche vostra ricetta, ma vorremmo sapere come cucinate voi queste erbe :)

Sono sicura che avrete almeno una ricetta nel vostro repertorio, magari tra quelle tramandate in famiglia, in cui tra gli ingredienti compaiono erbe selvatiche, germogli o fiori spontanei.

Ebbene, le vogliamooooo!!!

Lo so che il tema non è dei più facili, ma so anche che vi piacciono le sfide ;) va bene anche se le erbe selvatiche andate a scovarle sulle bancarelle di qualche mercatino...

Se il numero delle ricette pervenute ce lo consentirà, ne sceglieremo 21, indicativamente una per ogni regione d'Italia, con cui realizzeremo un piccolo libro che sarà inviato gratuitamente a tutti coloro le cui ricette saranno pubblicate. In ogni caso le raccoglieremo in un pdf che tutti potrete scaricare.

Vi preghiamo di indicarci se possibile il nome con le quali le conoscete ed il nome latino delle erbe che utilizzate.
Il libro poi sarà distribuito nel nostro comprensorio, ma sarà possibile anche acquistarlo contattandoci.

Ecco le regole:

-  può partecipare solo chi possiede un blog e con una ricetta sola anche già postata

-  per partecipare lasciate un commento indicando il link al vostro post con la ricetta ed inviateci via mail una sola foto ad alta definizione del piatto realizzato.

-  la data di scadenza per l'invio delle ricette è il 26 Febbraio.  A causa delle avverse condizioni climatiche che rendono impossibile recuperare la materia prima spostiamo la scadenza al 15 Marzo sperando in un miglioramento in tempi brevi.

-  vi chiediamo di mettere il nostro banner sia nel post della ricetta che invierete,
    sia nella colonna laterale del vostro blog.


- solo se vi fa piacere e vorrete seguirci in futuro, se già non lo siete unitevi ai nostri sostenitori.

Confidiamo nel vostro contributo!!!

 Valentina e tutti i soci di Leiviinvita

P.s.vi suggerisco il link alla pagina del sito dove potete trovare il programma e le offerte fatte dai nostri soci che gestiscono B&B in occasione dell'evento "Andar per prebuggiun"  se vi venisse voglia di trascorrere un weekend in Liguria e di partecipare alla passeggiata.

Se volete saperne di più sulle erbe invece, seguiteci sulla nostra pagina di  Facebook dove Claudia ha già incominciato la sua rassegna di erbette selvatiche mangerecce...

Partecipano alla raccolta:

1. AckyArt con    "Cacio e pepe con cicoria di campo"
2. La cucina di mamma Loredana con   "Risotto alle pratoline"
3. Ti cucino così... con  "Tagliolini alle ortiche"
4. ...Pan di Zenzero... con "Erbette campagnole"
5. Fusilli al tegamino con "Fusilletti con cardilli e prosciutto"
6. GustosaMente con "Tortiglioni con cicoria selvatica all'aceto balsamico"
7. Passioni e cucina con "Gli erbi"
8. I sapori del Mediterraneo con "Mbastuocchio"
9. Dolcepassione con "Formaggetta semplice all'erba cipollina"
10. Un pizzico di...q.b. con  "Gemelli con ortiche e besciamella"
11. Palle di pelo con "Sformato di bruscanzoli"
18.La casa di Artù con "Frittatine alla malva"
19. Chiodo di garofano con "I galet cun e parsot" e  "Strigoli e ov sodi"
20. Lory B. bistrot con "Polpette di ceci e tarassaco"
21.Zampette in pasta con "Risotto con i bruscandoli"
22. La cucina spontanea con "Gnudi di ricotta e borragine con calamari e pomodorini"
23. Ricetta arrivata via mail da Agriturismo Il Castagneto "Tortino prebuggiun e prescinsoa all'antica"


Fuori concorso:
1. Leivinvita  Cappellacci al profumo di maggiorana con salsa di noci
2. . Leivinvita  La torta d'erbi con pinoli ed uvetta
3. Leivinvita  La torta pasqualina

4. Accanto al camino con "Crostatina ai fiori di papavero" ricetta arrivata dopo la scadenza








martedì 17 gennaio 2012

EINFACHE SCHOCOLADENKEKSE

Dovete sapere che lo scorso Ottobre ho preso una difficile decisione: dopo nove anni ho deciso di chiudere definitivamente il B&B.

Al di là delle motivazioni che ho lungamente ponderato e che mi hanno portato a fare quella che tuttora ritengo una scelta giusta, il mio lavoro mi piaceva molto e mi dava l'occasione per incontrare ed a volte conoscere molte persone.

Quello che mi riempiva di orgoglio era ricevere i complimenti degli ospiti per l'accoglienza che ricevevano, che non era solo frutto delle mie capacità, ma del fascino che questa vecchia casa sprigiona con i giganteschi pini secolari che le guardano le spalle e la sua incantevole vista sul Golfo del Tigullio.

Bè, sicuramente io ho sempre cercato di mettere molto amore in quello che facevo, nell'antico spirito di accoglienza vista come ospitalità: dalla colazione del mattino con pane, marmellate fatte in casa, torte e biscotti (però non ditelo a nessuno perchè, cosa che in molti troviamo assurda, i B&B per legge sarebbero autorizzati a servire esclusivamente prodotti confezionati) all'arredo delle stanze, insomma, mi piaceva coccolare un po' i miei ospiti, farli sentire a proprio agio.

Ed è proprio questo il motivo per cui, negli ultimi anni anche in Italia, chi si trova in viaggio sceglie di pernottare in una piccola struttura piuttosto che in albergo: per poter essere considerati persone e non semplici "clienti" ed avere la possibilità di instaurare un rapporto diretto con chi ospita, entrando anche solo per un giorno a fare parte della sua vita.

Certo, non è cosa facile condividere la propria casa con degli sconosciuti, è molto labile il confine tra la sfera privata e quella pubblica, non sempre tra le mura domestiche si riesce a sfoderare un sorriso a trentadue denti...bisogna anche cercare di capire che tipo di rapporto desidera l'ospite, se è più riservato o più espansivo, se desidera il contatto o preferisce mantenere il distacco.

Insomma, al termine di questa esperienza mi ritrovo con qualche amico in più, un libro degli ospiti come ricordo con tante belle parole di ringraziamento ed una sorpresa che mi ha lasciata senza parole!
Lo scorso Natale arriva un pacco dalla Germania...che sarà??? non mi sembra di aver fatto nessun ordine...


Una scatola piena di ogni ben di Dio, compresa una marmellata di mele cotogne fatta in casa, guanto da cucina e presina ed un libro di ricette (fortuna che con il tedesco me la cavo bene) da parte di Ekmar e Doerte, una coppia alla ricerca di una sistemazione, avendo prenotato presso una struttura che non rispondeva affatto alla descrizione presente sul web...e sì purtroppo capita :(
Sono arrivati per caso e poi si sono fermati per cinque giorni, per questo hanno avuto modo di conoscermi bene e di mandarmi regali che sono stati molto graditi ehehhehe

Quindi per partecipare al contest di  Dolci Pensieri "Un libro mi fa compagnia in cucina"


ho voluto scegliere una ricetta proprio da questo libro


e siccome ero in terribile imbarazzo nella scelta tra tutte quelle meravigliose golosità, ho scelto una ricetta semplice, ma che sapevo sarebbe stata molto apprezzata soprattutto dalle bimbe, chiamata proprio

EINFACHE SCHOKOLADENKEKSE
BISCOTTI SEMPLICI AL CIOCCOLATO




Ingredienti per 24 biscotti

burro morbido gr 115 più un po' per imburrare
zucchero di canna scuro gr 55 (ho usato il Mascobado)
zucchero di canna chiaro gr 55 (qui il Dulcita)
1 uovo sbattuto
3 gocce di essenza di vaniglia (una bustina vanillina)
farina gr 115
2 cucchiai di cacao
1/2 cucchiaino di polvere lievitante per dolci
gocce di cioccolato al latte gr 115
nocciole tritate grossolanamente gr 55


Accendere il forno e scaldarlo a 180°C ed imburrare tre teglie.

Montare il burro con i due tipi di zucchero ed infine aggiungere l'uovo e l'essenza di vaniglia.


Setacciare la farina con il cacao ed il lievito e mescolare agli altri ingredienti. Infine aggiungere le gocce di cioccolato e le noci.


Con un cucchiaino depositare delle piccole quantità di impasto sulle teglie lasciando la giusta distanza tra una e l'altra (si allargano molto).

Cuocere i biscotti per circa 10 - 15 minuti.

Lasciare riposare 2 min sulla teglia e poi mettere a raffreddare su una griglia.

Una volta freddi, io li ho cosparsi di zucchero a velo.


Kcal. 116 per biscotto

Suggerimenti: più breve è il tempo di cottura, più i biscotti rimangono morbidi nel centro. Se si vogliono più friabili e croccanti cuocerli per un tempo più lungo.

Variazioni: si possono sostituire le nocciole con le noci o le noci pecan ed le gocce di cioccolato al latte con quelle di cioccolato fondente.





Un grazie di cuore ad Ekmar e Doerte
e a tutti coloro che mi hanno lasciato una traccia indelebile del loro passaggio!

venerdì 6 gennaio 2012

PROFUMO D'INVERNO

Chi è che non è in grado di apprezzare come dono una buona marmellata fatta in casa?

Se poi il suo colore dorato ci richiama alla mente caldi pomeriggi assolati per aiutarci a sconfiggere il buio dell'inverno ed il suo profumo è in grado di evocare la magia delle feste...


MARMELLATA SPEZIATA DI AGRUMI
con mandorle e datteri

Ingredienti

arance, mandarini in proporzione variabile 1 kg
1 limone
acqua 1,2 litri
datteri gr 100
mandorle gr 25
zucchero 1 kg
1 bicchierino di liquore all’amaretto
pectina
spezie miste

Lavate i frutti, punzecchiateli con uno stecchino e metteteli in una casseruola con le spezie: io ho messo cannella, chiodi di garofano, bacche di cardamomo, anice stellato, una grattatina di noce moscata, la scorza del limone ed una stecca di vaniglia aperta per il lungo.
Aggiungete l’acqua e fate bollire per 1 ora e mezza...non vi dico che profumo ha invaso tutta la casa!!!
Scolate i frutti, tenete il loro liquido di cottura e filtratelo.
Tagliate i frutti in pezzi ed eliminate gli eventuali semi.
Versare nella casseruola il liquido messo da parte e aggiungete lo zucchero ed il succo del limone.
Fate bollire finchè la confettura si sarà addensata.
Solitamente si lasciano cadere poche gocce su un piattino per vedere se raffreddandosi si rapprende...a questo proposito vi suggerisco di tenere il piattino nel freezer per 10 minuti...è tutto più veloce!



Io vi consiglio di usare la pectina perchè avendo provato entrambe le versioni, con e senza, ho preferito la prima per il colore ed il sapore: la cottura prolungata per arrivare alla consistenza giusta va a loro discapito.
Aggiungete i datteri, le mandorle ed il liquore e cuocete ancora pochi minuti.
Riempite i vasetti con la marmellata ancora molto calda, lasciandoli capovolti per 5 minuti.

Coprivasetto fatto dalla mia amica Fra

Questa ricetta partecipa al contest di Cooking Kuki

ed al contest di E' pronto!!!

giovedì 5 gennaio 2012

UN PO' DI RICETTE ARRETRATE

Lo so, sono sparita.
Quindi incomincio con il fare gli auguri a tutti, mi dispiace ma non sono più riuscita a passare dai vostri blog.

Magari qualcuno può avere pensato che mi abbiano rapito gli alieni o più semplicemente che mi sia concessa un bel viaggetto da qualche parte...noooo, niente di tutto questo!

Dal 23 di Dicembre mi sono ritrovata 2 piantine di edera letteralmente abbarbicate addosso che ghermiscono ogni attimo del mio tempo...ehehhee...chi le conosce ha capito immediatamente di chi parlo, chi se non le mie gemelline???

Eppure ormai (e aggiungo, per fortuna) hanno 10 anni, ma nulla o poco è cambiato: da quando sono state concepite non mi hanno avuto un attimo tutta sola per loro, si sono dovute dividere il mio affetto, le mie attenzioni, il mio tempo, le mie carezze e nessuna delle due sembra ancora si sia riuscita a rassegnare, niente da fare, non ne hanno abbastanza!

Non sono mai stata così tanto oggetto di attenzioni in vita mia, così tanto baciata e toccata ;)

Ed in più è come se avessi un impianto di Home Theatre costantemente acceso in casa ad un volume discretamente elevato, che mi rende partecipe dei loro continui battibecchi, cosa che sopprime sul nascere i miei deboli pensieri, anche perchè io ci provo a staccare i contatti per andarmi a fare un giro nella mia testa, ma dato che ogni loro frase si conclude con "è vero mamma?" oppure "hai capito, mamma?" la mia attenzione è tenuta sempre al massimo livello.

Quello che sono riuscita necessariamente a fare è stato cucinare per un aperitivo dell'antivigilia con gli amici, la vigilia con i parenti stretti e per la sera di Capodanno, senza contare pane e panettone per il giorno di Natale, ma fare le fotografie è stata impresa ardua, purtroppo vuoi perchè andavo di fretta, vuoi perchè non c'erano le condizioni di luce adatte, ne ho fatte proprio poche :(

Oggi però sono riuscita ad evadere un'oretta perchè voglio assolutamente partecipare al contest delle feste di Ely che ci ha proposto di ispirarci alle ricette tratte da due splendidi libri di Csaba della Zorza editi da Luxury Books, variando al massimo 3 ingredienti.


Io ho scelto i Tortelli con la bufala che ho preparato per l'ultimo dell'anno, volendo però aggiungere al ripeno un ingrediente raffinato come i gamberi e profumandolo con la scorza di limone, mentre per il condimento ho scelto la delicatezza di una salsa di pomodoro fresco rispetto alla passata.


TORTELLI DI BUFALA E GAMBERI CON SALSA
AL POMODORO



Ingredienti per 8 persone

450 g di farina di grano tenero
50 g di farina di grano duro
5 uova intere
2 mozzarelle di bufala
150 g di pomodorini datterino
400 gr di gamberi freschi
una grattata di scorza di limone
1 spicchio d’aglio
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
500 gr di pomodori maturi
sale marino
pepe nero macinato al momento
se vi piace Parmigiano Reggiano


La sera prima tritate grossolanamente la bufala e lasciatela sgocciolare in un colino per tutta la notte in frigorifero in modo che sia ben asciutta.


Pulite i gamberi, eliminate le teste ed e scottateli qualche minuto in acqua bollente salata.

Tagliate i pomodorini a metà ed eliminate i semi, cospargeteli con il sale e lasciate anche loro a dare acqua, poi uniteli alla mozzarella di bufala insieme ad i gamberi e alla scorza di limone. Aggiustate di sale.

Preparate la pasta. Mettete le farine in un mixer, aggiungete le uova e impastate sino ad ottenere una palla liscia e omogenea.


Fate riposare la pasta avvolta nella pellicola per mezz’ora prima di stenderla.

Stendete la pasta con l’apposita macchinetta fino a raggiungere lo spessore più sottile e tagliatela in quadrati di circa 5 cm di lato.

Mettete un cucchiaino di ripieno al centro di ogni quadrato di pasta, poi chiudete il tortello ripiegandolo prima a triangolo, poi girando gli angoli verso l’interno, in modo da ottenere la caratteristica forma.


Preparate la salsa. Scottate i pomodori in acqua bollente, eliminate la buccia ed i semi, e tagliate a pezzetti.


Scaldate l’olio in una padella e fateci soffriggere leggermente l’aglio, poi versate i pomodori, salate e pepate e fate cuocere finchè i pomodori si sono asciugati. Togliete dal fuoco, eliminate l’aglio e frullate per rendere bella liscia la salsa.

Cuocete i tortelli nell’acqua salata per 4 minuti (dipende dallo spessore della pasta) e poi metteteli nei piatti.

Condite con la salsa di pomodoro ed il parmigiano, io li ho preferiti senza per assaporare meglio la delicatezza del ripieno.