domenica 25 marzo 2012

IMPARA L'ARTE E METTILA DA PARTE

Posso tranquillamente dire che questo è uno dei motti che più mi caratterizza...i miei interessi spaziano senza limiti e non mi lascio perdere l'occasione di imparare a fare quante più cose mi è possibile, sapendo che da qualche parte riesco sempre a conservare le conoscenze acquisite e che un giorno potrebbero tornarmi utili.

Vi lascio immaginare che cosa è stata la mia vita fino ad oggi: partendo da un liceo linguistico, quasi tutte le mie compagne hanno continuato con la facoltà di lingue, lettere, magari economia e commercio, io figuriamoooci, mi sono iscritta a medicina veterinaria e mi sono pure laureata. Ho però completamente abbandonato la professione per seguire la mia grande passione per la cucina che, inizialmente in veste di cuoca vegetariana e macrobiotica, mi ha portato a fare varie esperienze anche in giro per l'Europa.

La mia ultima avventura è stata quella del B&B che è durata 10 anni che si è conclusa lo scorso ottobre.

Sapete cosa vi dico: per dirvela con una metafora da foodblogger, che mi sento un po' un minestrone :D

Soprattutto quando mi chiedono - che lavoro fai? - mi trovo in grande imbarazzo a rispondere e quando mi sento un po' giù ed in crisi di identità, ritrovandomi  a fare l'inventario di tutto ciò che è stato investito, progettato, auspicato e sperato e che non si è realizzato, mi viene da pensare che passati i quaranta dovrei ben sapere che cosa farò da grande...

...ma alla fine penso pure che nulla è stato vano e che è stato necessario percorrere ognuna di queste strade per diventare la persona che sono oggi.

Anche il corso della Decora a cui ho partecipato ieri :)


L'occasione mi è stata offerta dalla Cartotecnica Moneta di Carasco, rivenditore Decora, un grande capannone dove si possono trovare carta ed attrezzature per panifici e pasticcerie, nonchè tutto ciò che serve per l'organizzazione di feste, dagli stampi per la torta ai segnaposto...insomma, per me un paradiso!

Da quando l'ho scoperta, mi ha sempre affascinato la decorazione con la pasta di zucchero e mi sono cimentata per la realizzazione di qualche torta, soprattutto per le mie bimbe, trovando qualche difficoltà sia con quella fatta da me che con quella comprata, così quale occasione migliore per carpirne i segreti???


La dimostrazione è stata molto interessante e la nostra insegnante Rosa Maria Martin Duenas con un esperienza più che ventennale, una donna molto pratica con un bel senso dell'umorismo, in coppia con il suo assistente, ci ha regalato un davvero piacevole sabato pomeriggio.


Quello che volevo regalarvi in vista della Pasqua, è la spiegazione per la realizzazione di decori di per sè davvero semplici e facili da realizzare, ma molto carini e originali...guardate un po'


Per fare l'uovo che vedete non servono altro che per ogni 1 kg di zucchero: 30 gr di acqua nella quale va sciolto un colorante a piacere.


I coloranti Decora sono tutti prodotti con coloranti naturali o di sintesi consentiti, quindi sono sicuri anche per la salute dei bambini.


Si mescola molto bene fino ad avere una consistenza come di sabbia bagnata, poi si pressa con forza in uno stampo che deve essere necessariamente rigido (alluminio, plastica, ceramica, non silicone) qualsiasi forma e dimensione, cambiano solo i tempi per fare essiccare l'oggetto.


La forma a uovo che vedete avrà bisogno di 4 ore a T ambiente oppure 1/2 ora in forno a 40°C


Passato il tempo necessario, l'oggetto sarà essiccato solo in superficie, mentre l'interno sarà ancora umido e potrà essere scavato per svuotarlo e renderlo più leggero.


Adesso potete unire le 2 metà


Se volete inserire un nastro lo fate durante questo passaggio.

Finite la decorazione applicando dei fiorellini di zucchero usando come colla la ghiaccia reale.


Lasciate asciugare all'aria almeno 24 ore.

Fatto!!!

La nostra maestra ci ha detto che questi oggetti durano años.

Colgo l'occasione per ringraziare l'insegnante, Decora e Cartotecnica Moneta per l'occasione che mi hanno offerto :)

domenica 18 marzo 2012

UN'INSOLITO RISOTTO e la chiusura del contest

Lo scorso giovedì 15 Marzo è scaduto il termine per l'invio delle ricette del nostro contest "Andiamo per prebuggiun?" , per prebuggiun ci siamo andati la domenica precedente ed ora non ci resta che visionare le ricette che ci avete inviato e vedere se sono abbastanza per farne un libretto, come ci sarebbe tanto piaciuto fare...in ogni caso le raccoglieremo in un pdf, mi vedo questa settimana con Claudia, il nostro presidente :) e decideremo il da farsi, poi magari ci occorreranno delle foto ad alta risoluzione e le chiederemo a chi non ce le ha inviate.

Intanto devo aggiornare ancora la lista delle ricette che mi avete inviato - chiedo venia ma sono stata molto occupata nei giorni scorsi e non ho avuto un attimo per sedermi al pc - ringraziarvi ancora per aver partecipato e scusarmi perchè, nonostante avessimo chiesto una sola ricetta, poi da qualcuna di voi ne ho accettate due...è che visto che non c'è stata una partecipazione consistente, forse per la difficoltà del tema, mi sono fatta prendere dall'entusiasmo e mi sono dimenticata che nel regolamento avevo scritto una sola.

Non per giustificarmi ma è anche la prima volta che organizzo un contest...quindi se avete qualche suggerimento o critica da propormi, saranno ben accette.

Anche perchè mi saranno utili, visto che ne abbiamo in programma un altro a breve, questa volta in tandem con un'amica - ehehehehe - ma per adesso non voglio rivelarvi ancora nulla, sarà una sorpresa ;)

Per rimediare volevo invitare coloro che hanno già inviato una ricetta e avrebbero voluto partecipare con altre, di inviarle pure fuori limite di scadenza perchè saranno comunque accettate.

Ed ora vi lascio una ricetta, di per sè semplice per non dire banale, ma che servita in un modo diverso fa la sua figura

RISOTTO ALLO ZAFFERANO
CON CREMA DI RISO ALLA ROBIOLA
IN COPPA


Ingredienti per 4 persone

riso superfino Carnaroli, Arborio o Roma
burro gr 40
robiola gr 100
cipollotti verdi 2
brodo vegetale 1 litro
parmigiano grattugiato 2 cucchiai
zafferano 1 bustina
sale e pepe

Tritate la parte bianca dei cipollotti e fate appassire in una casseruola con il burro.

Unite il riso e tostatelo appena, poi cuocete per 20 minuti aggiungendo il brodo.

Dividete il riso in 2 parti uguali: a metà del riso aggiungete lo zafferano ed il parmigiano e all'altra metà la robiola, poi aggiustate eventualmente di sale e pepe.

Frullate il risotto bianco allungando con ancora un po' di brodo se necessario per avere una crema densa.

Per servire mettete il riso allo zafferano in una coppa da Martini o in un altro contenitore trasparente e versate sopra la crema di riso alla robiola, decorando con la parte verde del cipollotto tagliata fine, una macinata di pepe e qualche pistillo di zafferano.



Questa ricetta partecipa al contest Rice Blogger 2012


lunedì 12 marzo 2012

LA TORTA PASQUALINA

Gironzolando per i vostri blog si respira aria di primavera...il freddo dell'inverno ormai alle spalle, la voglia di vestirsi più leggeri, di uscire all'aria aperta, il desiderio di rinnovamento che questa stagione porta con sè, il mercato con le sue primizie fonte inesauribile di spunti ed idee...

Con la primavera poi finalmente giunge il momento di fare delle scampagnate magari in piacevole compagnia ed è per questo motivo che quando penso a ricette primaverili, mi viene subito in mente qualcosa che si possa godere in tutto relax distesi su un prato fiorito.

La prima classica gita primaverile, se il tempo lo permette, è quella del Lunedì di Pasqua, giornata da sempre dedicata a pic nic, grigliate ed attività all'aperto.

Nella nostra tradizione nel cestino per la gita "fuoriporta" di Pasquetta non è mai mancata la torta Pasqualina fatta dalla nonna, di cui ve ne scrivo una delle tante interpretazioni, perchè lei non sarebbe stata in grado di darmela - faceva tutto ad occhio - e perchè come vi ho scritto nel post precedente, in Liguria abbiamo una quantità infinita di ricette di torte salate che variano anche leggermente spostandosi appena di poche decine di km.

TORTA PASQUALINA



Non si può negare che questa torta abbia un nonsochè di scenografico dato dai diversi strati di sfoglia che
devono essere molto sottili ed in numero variabile, anche se i puristi indicano 33 (!!!) la quantità ideale - come gli anni di Cristo - dalle verdure con la ricotta e dalle uova intere, per cui per averle nel proprio pezzo regolarmente da bambini si litigava...

Non state ad impazzire con le sfoglie, quando ne fate 3 o 4 va più che bene, ma non usate nè pasta sfoglia nè pasta brisè, perchè il gusto cambia parecchio rispetto all'uso della sfoglia semplice all'olio d'oliva.

Nel ripieno potete usare le bietole da sole oppure mescolate con le erbe selvatiche oppure i carciofi...questione di gusti, nessun problema.


                                 Ingredienti

Per la pasta
farina gr 600
olio extravergine d'oliva 1/2 bicchiere
un pizzico di sale

Impastare la farina con l'olio, il sale e tanta acqua quanto basta per avere un impasto omogeneo e non eccessivamente morbido. Dividere l'impasto in 8 porzioni (una più grande delle altre) e lasciatele riposare coperte.
 Per il ripieno
bietole già pulite (o carciofi) kg 1
cipolla tritata 1 piccola
aglio 1 spicchio
ricotta o cagliata gr 300
Parmigiano grattugiato 8 cucchiai
uova intere 8
maggiorana fresca tritata
sale e pepe


Lavate le bietole, sgocciolatele e tritatele. In una padella scaldate 4 cucchiai di olio ed imbiondite la cipolla e l'aglio intero che poi toglierete, unite la verdura, salate e portatela a cottura a fuoco dolce, avendo cura di fare asciugare l'acqua. Fate intiepidire.

Aggiungete tutti gli altri ingredienti e 3 delle uova ed aggiustate di sale e pepe.

Foderate una teglia con la carta da forno, tirate la sfoglia dal pezzo più grande e rivestite la teglia facendo traboccare un po' la sfoglia. Ungete con un po'di olio d'oliva e mettere sopra un'altra sfoglia, ripetendo l'operazione con altre 2, senza ungere l'ultima. Versate il ripieno e livellarlo bene in superficie.

Con un cucchiaio ricavate cinque fossette e rompetevi dentro in ciascuna un uovo.



Versate un filo di olio sulle uova e cospargete con un po' di sale e pepe.

Coprite con una sfoglia, ungete con un po' di olio e sistemate le altre sfoglie sempre alternando con un filo d'olio.

Ripiegate i bordi della sfoglia posta sul fondo e finite con una bella spennellata d'olio.

Cuocete in forno a 180°C per circa 45 minuti o finchè la torta è ben dorata.



E vi lascio un segreto: c'è chi, per fare gonfiare le sfoglie a cupola, le sigilla bene e ci soffia dentro con una cannuccia...io ci ho provato, ma con scarsi risultati...da qualche parte l'aria mi esce sempre come da un palloncino bucato, più o meno velocemente :( e allora, un po' si gonfiano lo stesso in forno e poi se volete che la sfoglia faccia tutte quelle belle pieghe morbide sopra, quando tirate fuori la torta fatela raffreddare coperta con della carta da cucina e sopra uno strofinaccio, così che mantenga una certa umidità e non si secchi troppo.

Questa ricetta partecipa al contest di About Food



ed alla raccolta di Laura in cucina







domenica 11 marzo 2012

LA TORTA D'ERBI con uvetta e pinoli

Come vi avevo anticipato domenica scorsa c'è stato il nostro appuntamento con le erbe selvatiche che, nonostante il tempo non promettesse nulla di buono e la pioggia fosse lì appesa pronta a cadere da un momento all'altro, ha riscosso un grande interesse ed ha visto numerosi partecipanti.

Io purtroppo non c'ero, mi è dispiaciuto moltissimo ma devo conciliare i miei impegni con i ritmi scolastici e sono stata via una settimana con la mia famiglia...scusatemi se sono sparita e non sono nemmeno più passata a trovarvi perchè poi, la settimana dopo, cioè quella appena passata, l'ho scontata: avevo ammucchiato impegni ed incombenze ed è stata davvero in salita (ci si è messo pure un guasto alla linea adsl), ma sappiamo tutte che è sempre così, che quando parti e sai che cosa ti aspetta al ritorno - fossero solo le montagne di biancheria sporca da lavare - quasi quasi ti scappa la voglia di partire!

Allora, innanzitutto i m p o r t a n t i s s i m o volevo ricordarvi che avete ancora pochi giorni per mandarci le vostre ricette per il nostro contest "Andar per prebuggiun" non per stressarvi, ma aspetto le ricette di qualcuno che mi ha scritto dicendomi che avrebbe piacere di partecipare, ricordo che vanno bene anche ricette già postate e che, visto che ci è stato richiesto, abbiamo aperto il contest anche a chi non possiede un blog, che è pregato di mandarci la sua ricetta all'indirizzo e-mail villacolle@tiscali.it

E poi volevo segnalarvi, per chi abita in zona, ovviamente, le serate gastronomiche sul prebuggiun organizzate dall' Osteria Genin e dalla Locanda Primosole - qui trovate maggiori informazioni.

Infine vi lascio un'altra ricetta da fare con le erbe selvatiche che non è proprio della nostra zona, ma una fa parte della tradizione della Lunigiana: una torta salata, un piatto povero che utilizzava  diverse verdure a seconda della disponibilità - nella versione originale una ventina di erbe spontanee, oggi più frequentemente bietole, cipolle, spinaci, asparagi, porri, carote - con l'aggiunta di uova e pecorino.

La torta d’erbi deve la sua tipicità alla particolare combinazione degli ingredienti che fa sì che la torta assuma sapori e sfumature diverse legati alla stagionalità ed alla fantasia del cuoco...parliamo di ricette antiche, quindi dell'arte dell'arrangiarsi :)

Quindi veniva cotta nei testi di terracotta o di ghisa su foglie di castagno per impedire che la sfoglia si attaccasse al testo.

Visto che in Liguria le varianti delle torte salate si sprecano, io vi riporto una ricetta che in realtà è più dello spezzino e che prevede una particolare nota di dolce data dall'uvetta e da una punta di zucchero, un ottimo abbinamento in contrasto con il gusto amarognolo delle erbe selvatiche.

TORTA D'ERBI CON PINOLI ED UVETTA


Ingredienti

erbe selvatiche 1kg circa
uova intere 3
tuorli 1
pecorino o parmigiano grattugiato 3 cucchiai
ricotta gr 80
1/2 spicchio d'aglio
zucchero 1 cucchiaino
pinoli 1 cucchiaio
uvetta 1 cucchiaio
olio extravergine d'oliva 1 cucchiaio
sale e pepe
2 sfoglie da torta
(potete usare quella già pronta o prepararla come da tradizione
con 1/2 kg di farina con 1/4 di bicchiere di olio, un pizzico di sale e tanta acqua quanto basta
per avere un impasto morbido)

Pulite le erbe e scottatele per pochi minuti in acqua bollente salata.

Scolatele, strizzatele e passatele in padella con l'aglio tritato e l'olio di oliva.

Lasciate raffreddare, poi aggiungete le uova ed il tuorlo, la ricotta, lo zucchero, i pinoli appena tostati in forno, l'uvetta, il pecorino ed aggiustate di sale e pepe.

Ungete il fondo della teglia con poco olio e sistemate la prima sfoglia foderando anche i bordi, versate il ripieno , sovrapponete la seconda sfoglia e chiudete arrotolando i bordi.


Io per la sfoglia ho voluto provare la ricetta di Laura che come potete vedere mi ha dato un risultato strepitoso...ve la consiglio caldamente, più leggera di quella tradizionale ma soprattutto più veloce!!!

Cuocete in forno a 190°C per 30-40 minuti.

In più:
- lo zucchero è facoltativo
- si può unire un po' di maggiorana, c'è chi aggiunge una grattata di noce moscata
- come in tutte le torte di verdura è possibile sostituire la ricotta con della mollica di pane bagnata nel latte e strizzata o con qualche cucchiaio di besciamella.