Al di là delle motivazioni che ho lungamente ponderato e che mi hanno portato a fare quella che tuttora ritengo una scelta giusta, il mio lavoro mi piaceva molto e mi dava l'occasione per incontrare ed a volte conoscere molte persone.
Quello che mi riempiva di orgoglio era ricevere i complimenti degli ospiti per l'accoglienza che ricevevano, che non era solo frutto delle mie capacità, ma del fascino che questa vecchia casa sprigiona con i giganteschi pini secolari che le guardano le spalle e la sua incantevole vista sul Golfo del Tigullio.
Bè, sicuramente io ho sempre cercato di mettere molto amore in quello che facevo, nell'antico spirito di accoglienza vista come ospitalità: dalla colazione del mattino con pane, marmellate fatte in casa, torte e biscotti (però non ditelo a nessuno perchè, cosa che in molti troviamo assurda, i B&B per legge sarebbero autorizzati a servire esclusivamente prodotti confezionati) all'arredo delle stanze, insomma, mi piaceva coccolare un po' i miei ospiti, farli sentire a proprio agio.
Ed è proprio questo il motivo per cui, negli ultimi anni anche in Italia, chi si trova in viaggio sceglie di pernottare in una piccola struttura piuttosto che in albergo: per poter essere considerati persone e non semplici "clienti" ed avere la possibilità di instaurare un rapporto diretto con chi ospita, entrando anche solo per un giorno a fare parte della sua vita.
Certo, non è cosa facile condividere la propria casa con degli sconosciuti, è molto labile il confine tra la sfera privata e quella pubblica, non sempre tra le mura domestiche si riesce a sfoderare un sorriso a trentadue denti...bisogna anche cercare di capire che tipo di rapporto desidera l'ospite, se è più riservato o più espansivo, se desidera il contatto o preferisce mantenere il distacco.
Insomma, al termine di questa esperienza mi ritrovo con qualche amico in più, un libro degli ospiti come ricordo con tante belle parole di ringraziamento ed una sorpresa che mi ha lasciata senza parole!
Lo scorso Natale arriva un pacco dalla Germania...che sarà??? non mi sembra di aver fatto nessun ordine...
Sono arrivati per caso e poi si sono fermati per cinque giorni, per questo hanno avuto modo di conoscermi bene e di mandarmi regali che sono stati molto graditi ehehhehe
Quindi per partecipare al contest di Dolci Pensieri "Un libro mi fa compagnia in cucina"
ho voluto scegliere una ricetta proprio da questo libro
e siccome ero in terribile imbarazzo nella scelta tra tutte quelle meravigliose golosità, ho scelto una ricetta semplice, ma che sapevo sarebbe stata molto apprezzata soprattutto dalle bimbe, chiamata proprio
EINFACHE SCHOKOLADENKEKSE
BISCOTTI SEMPLICI AL CIOCCOLATO
Ingredienti per 24 biscotti
burro morbido gr 115 più un po' per imburrare
zucchero di canna scuro gr 55 (ho usato il Mascobado)
zucchero di canna chiaro gr 55 (qui il Dulcita)
1 uovo sbattuto
3 gocce di essenza di vaniglia (una bustina vanillina)
farina gr 115
2 cucchiai di cacao
1/2 cucchiaino di polvere lievitante per dolci
gocce di cioccolato al latte gr 115
nocciole tritate grossolanamente gr 55
Accendere il forno e scaldarlo a 180°C ed imburrare tre teglie.
Montare il burro con i due tipi di zucchero ed infine aggiungere l'uovo e l'essenza di vaniglia.
Setacciare la farina con il cacao ed il lievito e mescolare agli altri ingredienti. Infine aggiungere le gocce di cioccolato e le noci.
Cuocere i biscotti per circa 10 - 15 minuti.
Lasciare riposare 2 min sulla teglia e poi mettere a raffreddare su una griglia.
Una volta freddi, io li ho cosparsi di zucchero a velo.
Kcal. 116 per biscotto
Suggerimenti: più breve è il tempo di cottura, più i biscotti rimangono morbidi nel centro. Se si vogliono più friabili e croccanti cuocerli per un tempo più lungo.
Variazioni: si possono sostituire le nocciole con le noci o le noci pecan ed le gocce di cioccolato al latte con quelle di cioccolato fondente.
Un grazie di cuore ad Ekmar e Doerte
e a tutti coloro che mi hanno lasciato una traccia indelebile del loro passaggio!