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venerdì 6 gennaio 2012

PROFUMO D'INVERNO

Chi è che non è in grado di apprezzare come dono una buona marmellata fatta in casa?

Se poi il suo colore dorato ci richiama alla mente caldi pomeriggi assolati per aiutarci a sconfiggere il buio dell'inverno ed il suo profumo è in grado di evocare la magia delle feste...


MARMELLATA SPEZIATA DI AGRUMI
con mandorle e datteri

Ingredienti

arance, mandarini in proporzione variabile 1 kg
1 limone
acqua 1,2 litri
datteri gr 100
mandorle gr 25
zucchero 1 kg
1 bicchierino di liquore all’amaretto
pectina
spezie miste

Lavate i frutti, punzecchiateli con uno stecchino e metteteli in una casseruola con le spezie: io ho messo cannella, chiodi di garofano, bacche di cardamomo, anice stellato, una grattatina di noce moscata, la scorza del limone ed una stecca di vaniglia aperta per il lungo.
Aggiungete l’acqua e fate bollire per 1 ora e mezza...non vi dico che profumo ha invaso tutta la casa!!!
Scolate i frutti, tenete il loro liquido di cottura e filtratelo.
Tagliate i frutti in pezzi ed eliminate gli eventuali semi.
Versare nella casseruola il liquido messo da parte e aggiungete lo zucchero ed il succo del limone.
Fate bollire finchè la confettura si sarà addensata.
Solitamente si lasciano cadere poche gocce su un piattino per vedere se raffreddandosi si rapprende...a questo proposito vi suggerisco di tenere il piattino nel freezer per 10 minuti...è tutto più veloce!



Io vi consiglio di usare la pectina perchè avendo provato entrambe le versioni, con e senza, ho preferito la prima per il colore ed il sapore: la cottura prolungata per arrivare alla consistenza giusta va a loro discapito.
Aggiungete i datteri, le mandorle ed il liquore e cuocete ancora pochi minuti.
Riempite i vasetti con la marmellata ancora molto calda, lasciandoli capovolti per 5 minuti.

Coprivasetto fatto dalla mia amica Fra

Questa ricetta partecipa al contest di Cooking Kuki

ed al contest di E' pronto!!!

giovedì 5 gennaio 2012

UN PO' DI RICETTE ARRETRATE

Lo so, sono sparita.
Quindi incomincio con il fare gli auguri a tutti, mi dispiace ma non sono più riuscita a passare dai vostri blog.

Magari qualcuno può avere pensato che mi abbiano rapito gli alieni o più semplicemente che mi sia concessa un bel viaggetto da qualche parte...noooo, niente di tutto questo!

Dal 23 di Dicembre mi sono ritrovata 2 piantine di edera letteralmente abbarbicate addosso che ghermiscono ogni attimo del mio tempo...ehehhee...chi le conosce ha capito immediatamente di chi parlo, chi se non le mie gemelline???

Eppure ormai (e aggiungo, per fortuna) hanno 10 anni, ma nulla o poco è cambiato: da quando sono state concepite non mi hanno avuto un attimo tutta sola per loro, si sono dovute dividere il mio affetto, le mie attenzioni, il mio tempo, le mie carezze e nessuna delle due sembra ancora si sia riuscita a rassegnare, niente da fare, non ne hanno abbastanza!

Non sono mai stata così tanto oggetto di attenzioni in vita mia, così tanto baciata e toccata ;)

Ed in più è come se avessi un impianto di Home Theatre costantemente acceso in casa ad un volume discretamente elevato, che mi rende partecipe dei loro continui battibecchi, cosa che sopprime sul nascere i miei deboli pensieri, anche perchè io ci provo a staccare i contatti per andarmi a fare un giro nella mia testa, ma dato che ogni loro frase si conclude con "è vero mamma?" oppure "hai capito, mamma?" la mia attenzione è tenuta sempre al massimo livello.

Quello che sono riuscita necessariamente a fare è stato cucinare per un aperitivo dell'antivigilia con gli amici, la vigilia con i parenti stretti e per la sera di Capodanno, senza contare pane e panettone per il giorno di Natale, ma fare le fotografie è stata impresa ardua, purtroppo vuoi perchè andavo di fretta, vuoi perchè non c'erano le condizioni di luce adatte, ne ho fatte proprio poche :(

Oggi però sono riuscita ad evadere un'oretta perchè voglio assolutamente partecipare al contest delle feste di Ely che ci ha proposto di ispirarci alle ricette tratte da due splendidi libri di Csaba della Zorza editi da Luxury Books, variando al massimo 3 ingredienti.


Io ho scelto i Tortelli con la bufala che ho preparato per l'ultimo dell'anno, volendo però aggiungere al ripeno un ingrediente raffinato come i gamberi e profumandolo con la scorza di limone, mentre per il condimento ho scelto la delicatezza di una salsa di pomodoro fresco rispetto alla passata.


TORTELLI DI BUFALA E GAMBERI CON SALSA
AL POMODORO



Ingredienti per 8 persone

450 g di farina di grano tenero
50 g di farina di grano duro
5 uova intere
2 mozzarelle di bufala
150 g di pomodorini datterino
400 gr di gamberi freschi
una grattata di scorza di limone
1 spicchio d’aglio
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
500 gr di pomodori maturi
sale marino
pepe nero macinato al momento
se vi piace Parmigiano Reggiano


La sera prima tritate grossolanamente la bufala e lasciatela sgocciolare in un colino per tutta la notte in frigorifero in modo che sia ben asciutta.


Pulite i gamberi, eliminate le teste ed e scottateli qualche minuto in acqua bollente salata.

Tagliate i pomodorini a metà ed eliminate i semi, cospargeteli con il sale e lasciate anche loro a dare acqua, poi uniteli alla mozzarella di bufala insieme ad i gamberi e alla scorza di limone. Aggiustate di sale.

Preparate la pasta. Mettete le farine in un mixer, aggiungete le uova e impastate sino ad ottenere una palla liscia e omogenea.


Fate riposare la pasta avvolta nella pellicola per mezz’ora prima di stenderla.

Stendete la pasta con l’apposita macchinetta fino a raggiungere lo spessore più sottile e tagliatela in quadrati di circa 5 cm di lato.

Mettete un cucchiaino di ripieno al centro di ogni quadrato di pasta, poi chiudete il tortello ripiegandolo prima a triangolo, poi girando gli angoli verso l’interno, in modo da ottenere la caratteristica forma.


Preparate la salsa. Scottate i pomodori in acqua bollente, eliminate la buccia ed i semi, e tagliate a pezzetti.


Scaldate l’olio in una padella e fateci soffriggere leggermente l’aglio, poi versate i pomodori, salate e pepate e fate cuocere finchè i pomodori si sono asciugati. Togliete dal fuoco, eliminate l’aglio e frullate per rendere bella liscia la salsa.

Cuocete i tortelli nell’acqua salata per 4 minuti (dipende dallo spessore della pasta) e poi metteteli nei piatti.

Condite con la salsa di pomodoro ed il parmigiano, io li ho preferiti senza per assaporare meglio la delicatezza del ripieno.

sabato 24 dicembre 2011

E' NATALE!




In occasione di questo Natale, vi lascio una foto del nostro piccolo paesino, in una delle rare occasioni in cui è avvolto da un manto bianco, ed una piccola riflessione personale.

Sono stata una bambina fortunata, ho sempre ricevuto molti regali, ciò che desideravo...e anche di più.
Di quei doni non è rimasta che qualche traccia sbiadita nella mia memoria, ma sapete invece che cosa ricordo come fosse ieri?

L'emozione di svegliarmi quando ancora era buio e tutta la casa avvolta nel silenzio ed addormentata, percorrere a piedi nudi il corridoio fino alla sala e, nella magia delle luci dell'albero, come fossi entrata in una fiaba, vedere i giocattoli impacchettati con i fiocchi e le carte colorate.

E la consapevolezza che Gesù Bambino, con tutto quello che aveva da fare, si fosse ricordato di me ed avesse ascoltato ed esaudito le mie richieste!

Il tempo passa, i ricordi svaniscono, quello che resta sono le emozioni, vivide, e sono la nostra ricchezza.

Il mio augurio per questo Natale è di lasciarvi pervadere dalle emozioni, da grandi ma con il cuore da piccoli.

Se mettiamo il cuore in tutto ciò che facciamo, forse un senso lo ritroveremo in noi, in tutto quello che ci ritroveremo a vivere, nell'affetto dei nostri cari, nella comprensione degli amici, nel rumore assordante della vita, nella fatica e nella quotidianità di ogni giorno...

BUON NATALE DA TUTTI NOI!

Claudia, Cinzia, Monica, Anna, Enzo, Annamaria, Valentina

domenica 11 dicembre 2011

IL PANDOLCE GENOVESE ed i denari della noce

L'origine del pandolce non è altro che il semplice pane, come la parola stessa ci suggerisce, un semplice pane che in occasione della festa diventa dolce.


Inizialmente era diverso da quello attuale, preparato con ingredienti più semplici: farina di grano, olio al posto del burro, miele, uva passa di Corinto, acqua di fior d'arancio e semi di anice.
In seguito, consumato in occasione della festa, si arricchisce sempre di più con altri ingredienti ad indicare auspicio di prosperità.

La lievitazione del vero pandolce invece era ed è tuttora ottenuta solo con il crescente, cioè il lievito naturale, l'unico capace di regalargli quella consistenza come diciamo a Genova un po'stringhegna cioè gnucca e quel'aroma meraviglioso, mescolandosi il profumo del lievito naturale con quello del burro, dei canditi, dell'acqua di fiori d'arancio e del marsala...non vi dico mentre era nel forno che cosa si sprigionava, dopo che erano stati abbracciati tutta la notte...